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lunedì 30 maggio 2011

Grande vittoria del nostro capitano (Team Impossible).

Grande impresa del nostro capitano Luigi Simonetti che si è aggiudicato, al termine di una fuga, una granfondo in Emilia Romagna. A lui vanno i nostri più affettuosi complimenti per questo meritato successo, augurandogli che sia il primo di una lunga serie.


Di seguito il link con una breve intervista: http://www.teamimpossible.it/

Domenica 29 maggio 2011 - Salita del Cippo di Carpegna.

Domenica 29 maggio non ero a Roma ma come di consueto, di questi periodi, mi trovo a seguire i figli per delle gare di nuoto. Questo fine settimana mia figlia mi ha portato a Riccione, e chi conosce questi posti sa bene che è terra di ciclismo, cosi ho deciso che ci sarà anche la bici a tenermi compagnia, almeno per una mattinata.
Le parti di Riccione le conosco abbastanza bene, anche per aver partecipato a varie edizioni della nove colli di Cesenatico, ma c’è un posto che mi ronza  nella testa da un po’ di tempo “Carpegna” e più precisamente il “Cippo”, salita di circa sei chilometri molto aspra con pendenze durissime, dal manto stradale buono (se non la provi non riesci a capire cosa hai di fronte).
Cosi domenica mattina di buon ora decido di uscire e recarmi nell’interno del territorio per provare la salita del Pirata.
Una prima parte, pianeggiante, scorre abbastanza veloce ma dopo un po’ inizia i saliscendi tipici del luogo (più sali che scendi). Dopo un po’, circa due ore giungo all’inizio del paese Carpegna e seguendo le indicazioni mi trovo sulla strada per la salita del Cippo. Un cartello mi invita a girare a destra e …. indovinate un po’ un muro un vero e proprio muro. Non immaginavo di trovare un’inizio di salita così. Le pendenze sono subito molto importanti, penso subito che non sarà una passeggiata e inizio anche a lavorare di testa, anche perché dietro ho montato come ultimo pignone il 25. Come dicevo il primo tratto è devastante, infatti nei rari momenti che ho guardato il computerino questo segnava pendenze del 18-20%. Dopo circa 500 metri c’è il tratto più duro dove mi impegno al massimo. Superato questo tratto si continua su asperità del 14% che per la loro lunghezza lasciano senza fiato. Vedo due persone davanti a me e penso ora vado e li prendo, ma desisto subito quando vedo che più avanti c’era un’altra persona che correndo a piedi andava alla stessa mia andatura. Mi accargo che ogni tanto sul ciglio della strada ci sono dei cartelloni tematici che riportato le pendenze e le lunghezze dei tratti in più ci sono cartelli relativi alle gesta del Pirata e di altri famosi corridori. Tenendo la testa bassa mi accorgo che sulla strada fin dall’inizio c’è scritto “Il Carpegna mi basta” frase resa celebre da Marco Pantani. Dopo circa 2 chilometri e mezzo la strada si adolcisce dove cerco di recuperare le forze per finire quello che mi aspetta, sulla sinistra vedo un’opera di metallo dedicata a Pantani. Passo i due davanti a me, solo perché si sono fermati alla fontanella, passo la sbarra di legno e proseguo. Salendo leggo un altro cartello, ancora mi stupisco di aver conservato la facoltà della lettura, “Si sente solo il tuo respiro”, è vero si sale in mezzo al bosco in assoluto silenzio dove il mio respiro affannoso è l’unico suono che percepisco. Altro cartello “Salita al cielo” e dopo un po’ comincio a credere che questa scritta dica il vero perché la strada si inasprisce di nuovo. Inizio a pensare quanto ancora manchi perché la salita è veramente tosta, ma per fortuna era l’ultimo chilometro, la strada spiana si esce dal bosco. La salita è finita. Arrivato in cima mi godo il paesaggio e la grandissima soddisfazione personale di portare a casa nei miei ricordi questa bellissima ascesa. Nel tornare indietro mi fermo a fare delle foto con il cellulare una alla statua di metallo di Marco Pantani e l’altra in una curva dove c’è una vista che toglie il fiato e riempie gli occhi e sotto il parapetto c’è una frase molto bella che da un tocco di romanticismo e di epico a questa salita: “Questo è il cielo del Pirata”.

venerdì 27 maggio 2011

Sabato 28 maggio 2011 - Giro del lago del Turano.

Questo fine settimana non sono presente a Roma, ma i miei amici hanno deciso di fare questo bellissimo itinerario. Il giro nella prima parte ricalca il giro di Pozzaglia fino al bivio, prosegue sempre in pianura fino al lago. Molto probabilmente al lago ci sarà la pausa caffè + Strudel (un classico). Ripreso il cammino la strada tenderà a salire leggermente fin quando non verrà lasciato il lago. Poi o si affronterà la salita sulla sinistra che porterà all'altro versante di Poggio Moiano, o si scenderà verso la salaria. Comunque tutte è due le strade riporteranno verso la via Salaria, da dove poi si ritornerà a Roma. Bellissimo giro di oltre 150 chilometri, con diverse ascese (Tivoli, Arsoli, salita che conduce a Poggio Moiano), la terza salita è abbastanza impegnativa ed inoltre si affronta dopo parecchi chilometri.
P.S.: ricordo ai partecipanti che è gradito un resoconto del giro e se possibile qualche foto. Si ringrazia per la collaborazione e buon divertimento a tutti, Mauro.

domenica 22 maggio 2011

Resoconto giro del Santuario della Madonna delle Grazie - domenica 22 maggio 2011.

Questa Mattina all'appuntamento erano presenti un bel pò di persone, io (Mauro), Claudio, Giancarlo, Gigi (un nuovo amico che si è unito a noi oggi per questo giro), Gilberto, Luigi P., Massimo, Maurizio (anche lui si è unito oggi a noi), Pino, Riccardo, Romeo e Stefano. Dopo qualche convenevolo e presentazione con i nuovi amici partiamo, usciamo da Roma percorrendo la via Tiburtina fino alla località Albuccione dove giriamo a sinistra verso il centro commerciale per andare a prendere la strada che ci porterà a Guidonia e successivamente al bivio di Marcellina. Cerchiamo di tenere un'andatura che possa andare bene per tutti, ma inevitabilmente sulla salita di Marcellina qualcuno si stacca. Ci raggruppiamo e riprendiamo il cammino attraversiamo tutti insieme gli abitati di Stazzano, Moricone e giungiamo ad Acquaviva di Nerola dove prendiamo la vecchia via Salaria che sale per qualche chilometro fino al bivio per Ponticelli-Scandriglia, dopo qualche chilometro giungiamo al bivio della strada (sulla destra) che ci porterà al Santuario della Madonna delle Grazie. Naturalmente in salita ognuno con il suo passo. La prima parte di questa salita e caratterizzata da strappi con pezzi di strada dove recuperare, fino a giungere al muro che ci porterà a Montorio. Quest'ultimo tratto è lungo circa un chilometro ed ha una pendenza massima del 15% e non scende mai sotto l'11%. Arrivati in cima, soddisfatti per aver scalato questo muro (mitico Massimo che con il suo scarso allenamento è riuscito a non mettere il piede per terra), ci prendiamo il caffè, facciamo qualche foto e riempiamo le borracce. Ripartiti ci dirigiamo verso Monteflavio che questa volta affronteremo in discesa per arrivare a Moricone. Da qui arrivati a Stazzano giriamo sulla strada, in discesa, Ponte delle Tavole che percorsa per qualche chilometro incrocerà la via Palombarese. A questo punto la fatica per qualcuno meno allenato inizia a farsi sentire. Qualcuno rallenta, in modo che la breve salita di Sant'Angelo venga fatta insieme a chi ha rallentato. Riunitici tutti al bivio di Sant'Angelo scendiamo a Guidonia per attraversarla e prendere la SS48 che ci riporterà a Settecamini sulla via Tiburtina e quindi a Roma. Il giro in tutto è durato circa 4 ore per un totale di circa 105 chilometri, la giornata dal punto di vista climatico è stata perfetta e la compagnia molto gradevole, ci salutiamo è ci diamo appuntamento per una prossima uscita insieme.  
Una parte del gruppo.

 Da sinistra: Massimo, Maurizio, Giancarlo, Riccardo, Stefano, Luigi P., Gilberto e Gigi.

sabato 21 maggio 2011

Resoconto giro di Poli, San Gregorio - sabato 21 maggio 2011.

Questa mattina all'appuntamento, per problemi vari, eravamo presenti solo io (Mauro), Claudio e Giancarlo (alias Bomba). Insieme decidiamo di fare il giro di Poli, San Gregorio. Usciamo da Roma dalla Tiburtina fino a Villa Adriana dove giriamo verso Colle Cesarano e al bivio giriamo sulla Maremmana seconda. Dopo circa tre chilometri prendiamo a sinistra per una strada che ci condurrà, dopo un breve strappo e una leggera salita, nel punto alto di Galligano da dove poi proseguendo, al bivio sulla sinistra, incroceremo, dopo una salitella di circa 2 chilometri, la strada che sale a Poli. Il traffico qui è nullo e noi tra una chiacchiera e l'altra ci godiamo il panorama e questa splendida giornata. Arrivati a Poli prendiamo il solito caffè e azzardiamo anche due quote al superenalotto (non si sa mai). Prendiamo l'acqua facciamo due foto e ripartiamo con un'andatura da passeggio fino a Tivoli (che meraviglia). Arrivati a Tivoli scendiamo da Quintigliolo e attraversato l'abitato della Botte prendiamo via Casal Bianco che ci riporterà a Roma. Uscita condotta ad andatura tranquilla per un totale di circa 95 chilometri, una bellissima passeggiata ogni tanto ci vuole, ci si riconcilia con la bicicletta.


Claudio si rinfresca alla fontanella di Poli

Giancarlo (Bomba) e Claudio

Domenica 22 maggio 2011 - Giro del Santuario della Madonna delle Grazie.

La prima parte di questo giro ricalca il classico percorso che si fa per raggiungere il paese di Moricone, quindi si passerà attraverso Guidonia e Palombara Sabina. Passato Moricone giungeremo ad Acquaviva di Nerola dove prenderemo la vecchia Salaria, dove si inizierà a salire fino al bivio di Ponticelli, qui gireremo verso il paese e dopo circa un chilometro gireremo a destra verso il Santuario della Madonna delle Grazie. Passata la chiesa inizieremo con dei saliscendi impegnativi per culminare con l'ultimo strappo, per raggiungere Montorio, che ha delle pendenze veramente forti (più del 10%) per tutta la sua durata (circa un chilometro). Giunti a Montorio ci fermeremo per il caffè time per poi riprendere in direzione della salita di Monteflavio che affronteremo in discesa. Giunti a Moricone proseguiremo fino a Stazzano dove gireremo a destra sulla strada Ponte delle Tavole che ci riporterà sulla via Palombarese dove al bivio di Sant'Angelo Romano gireremo a sinistra sulla strada che ci riporterà a Guidonia. Qui riprenderemo via di Casal Bianco che ci condurrà sulla via Tiburtina e quindi a Roma. Di salite non c'è ne sono molte (Marcellina, strappo di Montorio e Sant'Angelo) ma vi assicuro che lo strappo verso Montorio è veramente duro.

venerdì 20 maggio 2011

Il Garibaldi 2011.

Per chi non lo conoscesse "il Garibaldi" è il documento ufficiale del Giro d'Italia, dove vengono riportate tutte le notizie, le tappe, le altimetrie, dettagli tecnici e moltissime curiosità.
Di seguito aggiungo il link dove è possibile scaricarlo in formato pdf.

http://www.gazzetta.it/Speciali/Giroditalia/2011/it/GARIBALDI2011_new.pdf

giovedì 19 maggio 2011

Un saluto.

Un grandissimo saluto agli amici (Alfredo, Antonio, Erasmo, Fabio (grande Polverone), Pietro e Roberto) che corrono con la società World Truck.


Aggiungo il link dove si possono seguire le loro gesta nella Coppa Lazio:

http://www.sportvari.com/

lunedì 16 maggio 2011

Resoconto giro Pozzaglia Sabina, dalla via Turanense - sabato 14 maggio 2011.

Per il giro di questa settimana ci siamo dati appuntamento di sabato invece che di domenica, e nonostante gli impegni famigliari la mattina del 14 ci siamo ritrovati alle 7:30, io ( Mauro), Antonello, Claudio, Gilberto, Luigi P., Pino, Riccardo e Romeo. Uscendo da Roma si inizia a parlottare, e subito si scopre che non tutti riescono a fare il giro per impegni vari. L'andatura e tranquilla e la salita di Tivoli viene superata agevolmente. Il primo a salutarci e Gilberto che, arrivato a Tivoli, gira verso Marcellina. Si prosegue e la velocità inizia a salire, grazie anche a chi farà il giro più corto. Arrivati a San Cosimato decidiamo di prendere il caffè in modo da salutare Antonello che poco più avanti girerà verso Sambuci (beccato il passaggio a livello chiuso) per tornare indietro. Si continua con un bel passo, ma non faticoso e in un baleno arriviamo tutti insieme ad affrontare la salita di Arsoli. Arrivati in cima ci salutano Pino e Romeo che tornano indietro, rifacendo la stessa strada. Rimaniamo in quattro, io, Claudio, Luigi P. e Riccardo, ad affrontare l'altra metà del giro, la più impegnativa. Prendiamo dopo il bivio per Riofreddo una stradina che ci porterà sulla via Turanense. Questa stradina è bellissima, piatta come un biliardo e si snoda in mezzo ai prati fioriti, in totale assenza di traffico. Qui incontriamo un amico di Carsoli, non ci siamo presentati (aveva la maglia del Team Al Cavagliere ristorante di Carsoli), che farà il giro di Pozzaglia fin sulla Tiburtina con noi. Simpatiche le prime parole scambiate con lui che ci chiede "di dove eravamo" e alla risposta "di Roma" ci domanda "dove avessimo lasciato le macchine". Dopo pochi chilometri giriamo a sinistra e iniziamo la salita di Pozzaglia che ricordavo dura ma non cosi. La salita non è lunghissima ma sale con punte anche al 9-10%. L'ultimo tratto dopo circa 5 chilometri è molto pedalabile. In salita ognuno con il suo passo, poi ci raggruppiamo, finita la discesa, dopo aver girato verso Orvinio. Qui ci fermiamo il tempo di riempire le borracce e proseguiamo. Cambi abbastanza regolari ci permettono di raggiungere la Tiburtina abbastanza velocemente. Un grazie particolare all'amico di Carsoli che ha tirato più di tutti, forse sapendo che dovevamo tornare a Roma. Lo salutiamo  e con un'andatura regolare arriviamo a Tivoli. Dopo la discesa passiamo la trafficata Bagni di Tivoli e sempre insieme raggiungiamo le porte di Roma. Bellissimo giro questo, soprattutto dal punto di vista paesaggistico, la parte da Arsoli ad Orvinio fino alla Tiburtina è stupenda, anche per l'assenza di traffico. Dopo 145 km e 5 ore di uscita, ci salutiamo e ci diamo appuntamento per l'indomani per un'altro giro.  

venerdì 13 maggio 2011

Vita da ciclista. Gli operai delle due ruote

Rimetto questo piccolo post per segnalarvi il link di un bellissimo (secondo me) articolo di Gianni Mura, una delle penne più autorevoli del giornalismo italiano. Inoltre, vi segnalo due bei libri scritti da Mura aventi come oggetto il ciclismo: "Giallo su giallo" e "La fiamma rossa".


http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2011/05/11/news/ciclista_solitudine_fatica-16079527/

lunedì 9 maggio 2011

Sabato 14 maggio 2011 - Giro di Pozzaglia Sabina, dalla Turanense.

Per il 14 maggio proponiamo, prima di affrontare il classico giro del lago del Turano, il giro di Pozzaglia Sabina di km 135 circa. Come di consueto il percorso ha una sua parte iniziale sulla via Tiburtina fino al paese di Arsoli (salita dall'incrocio con la via Sublacense di circa 5 km), poi si prenderà un stradina bellissima, immersa nel verde con traffico zero, che ci porterà sulla via Turanense. Da qui dopo alcuni chilometri gireremo a sinistra per Pozzaglia che raggiungeremo dopo circa 8 km di salita. Scesi risaliremo verso Orvinio, pausa caffè, per poi scendere di nuovo sulla via Tiburtina e quindi dopo aver attraversato Tivoli tornare a Roma. Da segnalare 3 salite Tivoli, Arsoli e Pozzaglia Sabina (abbastanza impegnativa). 

Resoconto di domenica 8 maggio 2011.

Appuntamento per questa uscita (defaticante???????) alle ore 8:00, ci ritroviamo io (Mauro), Antonello, Claudio, Gilberto, Massimo, Pierpaolo, Pino, Riccardo, Romeo inoltre si aggiungono, fino a Moricone, Lorenzo, Roberto, William e altri di cui non ricordo il nome.
Usciamo da Roma e già dalle prime pedalate mi accorgo che il giro tranquillo tanto tranquillo non sarà. Forse il giro di ieri ha galvanizzato un pò gli animi dato che le gambe non fanno poi tanto male. La velocità è molto sostenuta e ci sono molti allunghi già prima di Marcellina. Prima della salita ci ricompattiamo ma già alle prime rampe scoppia la bagarre i primi scollinano non molto distante e sbagliando girano a destra per Marcellina. Noi arriviamo subito dopo e continuiamo verso Moricone con una bella andatura, qualcuno da dietro (quelli che avevano sbagliato) riesce a rientrare. Altri preferiscono aspettare qualcuno che va più piano. Arrivati a Palombara ricominciano gli allunghi. A Stazzano qualcuno si avvantaggia ma prima di Moricone il gruppo tornerà compatto. Alla faccia del giretto. Aspettiamo gli altri, prendiamo il caffè e ripartiamo per la strada delle vigne. Qui rimaniamo in pochi, gli altri o sono tornati indietro o hanno girato per Monteflavio, e decidiamo di tornare dalla via Palombarese, ma giunti su via della Neve Romeo ci invita ad accompagnarlo anche sulla via Salaria e rientrare dalla Marcigliana e dato che l'appetito vien mangiando accettiamo. Arrivati sulla SS4 salutiamo Gilberto e Pierpaolo che decidono di allungare fare Passo Corese e rientrare a Montelibretti, noi ci dirigiamo verso Monterotondo con un andatura abbastanza tranquilla. Imbocchiamo la Marcigliana e qui chiacchierando rientriamo sulla Tiburtina dopo aver salutato Romeo. In tutto quasi un centinaio di chilometri fatti, soprattutto fino a Moricone, ad andatura molto elevata, anche oggi la velocità media supera i 30 km orari. Tutti molto soddisfatti per la condizione fisica che finalmente sta arrivando, ci salutiamo e ci diamo appuntamento per la prossima uscita insieme.

Resoconto Roma, Rieti, Roma - sabato 7 maggio 2011.

All'appuntamento, di buon mattino ore 6:20, di sabato 7 maggio eravamo presenti io (Mauro), Antonello, Claudio, Luigi P. e Riccardo. Fa un pò freddo e si inizia a pedalare per riscaldare le gambe e per raggiungere l'altro luogo di appuntamento, poco dopo il GRA, dove si aggregheranno Luigi S. e Romeo.
Alle ore 6:50 prendiamo il via per raggiungere Rieti. La prima parte in pianura, fino a Passo Corese, scorre abbastanza veloce con cambi regolari di tutti la velocità si mantiene costante, intorno ai 35 km, e si passano numerosi gruppi partecipanti alla G.F. Roma - San Benedetto del Tronto. Dopo Passo Corese inizia un percorso inframezzato da salite e pianura fino a giungere Osteria Nuova, dove dopo una rapida discesa affrontiamo insieme, a parte Luigi S. e Riccardo, la salita di Ornaro. Dopo essere saliti, chiacchierando di diversi argomenti (la forse nuova bici di Claudio), accolti da un pò di nebbia, affrontiamo la discesa che ci porta all'ultimo tratto in painura prima di Rieti (a Rieti c'è il sole per fortuna). Non avendo davanti più salite la velocità inizia a crescere fino a San Giovanni Reatino dove il gruppo esplode in piccoli pezzi per mano di alcuni pessimi soggetti. Prima di entrare a Rieti ci si raggruppa e arriviamo dove c'è il rifornimento della G.F.. Ci prendiamo il caffè, facciamo qualche scatto fotografico col cellulare e salutiamo l'organizzazione della G.F.. Fin qui abbiamo percorso 75 km circa ad una buona andatura. Usciamo da Rieti, per tornare a Roma, e la velocità per ora si mantiene regolare, si fa il percorso inverso, e dopo aver affrontato la discesa di Ornaro, che precedentemente abbiamo fatto in salita, saliamo fino a Passo Corese. Da qui in poi la velocità inizia a crescere, dovuto al fatto che ora ci attende solo discesa e pianura. Si affrontano questi chilometri con cambi regolari da parte di tutti e in un baleno, la velocità non è mai scesa sotto i 37 km orari, raggiungiamo prima Passo Corese, poi Monterotondo Scalo dove ci fermiano per riempire le borracce di acqua, e infine Roma alle ore 11,40. Diamo uno sguardo al computerino e notiamo che tutto il percorso è stato fatto con una velocità media superiore ai 30 km orari. Contenti e soddisfatti per questa stupenda giornata in bici, a me oggi sono usciti 160 km a qualcuno anche di più, ci diamo appuntamento per il giorno seguente per un giro di recupero, sarà vero??? Questo lo scopriremo in seguito. Ciao a tutti .
Da sinistra: Mauro, Luigi P., Romeo, Luigi S., Antonello, in basso: Riccardo e Claudio.

martedì 3 maggio 2011

Sabato 7 maggio 2011 - Roma, Rieti, Roma.

Proponiamo questo percorso per accompagnare alcuni membri del nostro gruppo che partecipano alla G.F. Roma - San Benedetto del Tronto di km. 220. L'itinerario si snoda lungo tutta la via Salaria sia all'andata, verso Rieti, che al ritorno verso Roma. A Rieti ci fermiamo al primo ristoro saluteremo i nostri compagni e torneremo indietro per un totale di circa 140 chilometri. Di salite c'è da segnalare solo quella di Ornaro, sia verso Rieti che verso Roma.

Resoconto Roma, Cervara, R. Canterano, Roma - domenica 1° maggio 2011.

La giornata non promette nulla di buono, il cielo è coperto e fa leggermente fresco. Ignaro del percorso mi incontro (io, Mauro) domenica mattina, alle ore 7:30, con gli altri (Antonello, Claudio, Luigi S., Massimo, Riccardo e Romeo). Dico subito che mi sento poco bene e propongo un giretto di un centinaio di chilometri, ma Claudio, Antonello e Romeo mi dicono subito che vogliono fare il giro di Cervara. Gli rispondo che io li accompagnerò fino alla Sublacense e farò solo Rocca Canterano, del mio avviso anche Riccardo. 
Usciamo da Roma e prima della salita di Tivoli Luigi S. prende una buca e fora il copertoncino. Io, Claudio e Massimo ci avvantagiamo per non fargli perdere tempo poi in salita e gli altri lo aspettano. Quasi alla fine della salita ci passano come missili. Ci raduniamo e proseguiamo. Usciti da Tivoli iniziano le scaramucce ed in queste azioni si avvantaggiano fino a San Cosimato Luigi S., Riccardo e Romeo, gli altri ad inseguire.
Qui Luigi S. e Riccardo decidono di girare a destra per Sanbuci e far rientro a Roma, io avevo preventivato un giro un pò più lungo e rimango con i quattro che proseguono per Cervara. Arrivati sotto la salita di Arsoli decido, incoraggiato anche dai miei amici, di fare il giro completo anch'io, nonostante tutto sentivo le gambe buone. Arrivati ad Arsoli pieghiamo sulla destra e dopo una breve discesa inizia la salita ci circa 11 chilometri che porta al bivio di Cervara di Roma. salita questa lunga ma pedalabile le punte massime di pendenza sono del 6% ed è inframezzata anche da brevi tratti pianeggianti. Ognuno con il suo passo raggiungiamo il bivio e dopo esserci rifocillati iniziamo la discesa. Dopo qualche centinaio di metri c'è una galleria che non è illuminata ma è breve ed il fondo stradale è perfetto. Dopo qualche chilometro giriamo verso destra e prendiamo una discesa che ci porterà nella località Madonna della Pace. Attenzione alla discesa che è molto ripida ci sono punte del 19%, prima o poi ci verrà un'idea malsana di farla in salita e so anche a chi verrà. Finita la discesa 4 si fermano per riempire le borracce mentre io mi avvantaggio per fare la salita al mio passo. Ci si aspetta in cima e si affronta la discesa tutti insieme. Dopo qualche chilometro affrontiamo l'ultima asperità della giornata il passo della Fortuna che dopo tutti questi chilometri e dislivello superato inizia a farsi sentire nelle gambe, ma per fortuna (gioco di parole) è breve. Ci lanciamo in pianura ed in un baleno, con cambi regolari, raggiungiamo Tivoli. Qui ci perdiamo un pò di vista ma ci si aspetta prima di Bagni di Tivoli e tutti insieme rientriamo a Roma. Devo dire che l'ultimo pezzo dopo Bagni non si sentiva volare una mosca, sarà stata la stanchezza ma nessuno parlava, personalmente ero pervaso da un grande senso di spossatezza (forse per come mi sentivo ho esagerato).
Comunque contenti per aver fatto tutto il giro alle ore 12:30 rientravamo a Roma. Un bellissimo giro lontano dal traffico ma da non sottovalutare, non tanto per i chilometri, ma per il dislivello che c'è da superare.
Ci salutiamo e ci diamo appuntamento per sabato, dove ci sono alcuni di noi che faranno la Roma - San Benedetto del Tronto, vediamo che si riesce a organizzare per sabato 7 maggio.