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giovedì 30 giugno 2011

Guida su come assemblare un telaio. 1^ parte.

In questo post una guida molto interessante su come assemblare i nuovi telai da strada dall'inizio alla fine. Il manuale e tratto dal sito bdc-forum.it. Naturalmente per ragioni di spazio ci saranno diverse puntate, comunque molto utile anche per sapere qualcosa di più sui nostri telai. Di seguito il primo link:

1^ parte:
http://www.bdc-forum.it/come-assemblare-un-telaio-da-strada-da-zero-parte-i-forcella-e-taglio-cannotto/#more-1083

lunedì 27 giugno 2011

Foto settimana nelle Dolomiti.

Pubblichiamo alcune delle foto scattate durante la settimana che abbiamo trascorso nelle Dolomiti.

Day 1: Giro dei quattro passi Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi.

La mattina del 1° giorno alla partenza (da sin. Mauro, Claudio, Pino e Romeo).

Il 1° passo, l'umore è al massimo.

Secondo passo, il sorriso ancora c'è. La discesa del Gardena l'abbiamo fatta a tutta per stare dietro alla squadra della Liquigas con Basso, all'ammiraglia e al preparatore con il motorino. Che spettacolo.

Terzo passo, il sorriso comincia a spegnersi.

Sempre più seri.
Quarto e ultimo passo, stanchi cerchiamo di ricomporci per la foto.
Day 2: Giro dei passi Pordoi e Fedaia.

Il Pordoi dal versante di Canazei, con la funivia sullo sfondo.
I Serrai di Sottoguda, uno spettacolo della natura.

La strada è incastonata nella gola, tra roccia e acqua, in lontananza si nota Claudio.
Io alle prese con l'ultimo tratto del Fedaia, salita indigesta per me.

In cima al Fedaia, forse la salita più dura dal punto di vista mentale.
Foto sul lago Fedaia prima di scendere. La discesa è bellissima e si raggiungono delle velocità elevate.
Day 3: Giro dei Passi del Valles e San Pellegrino.

La mia bdc, con lo sfondo del lago che si incontra in località Paneveggio.

Romeo sulla salita del Valles (ancora ride).

Pino e Claudio sulla salita del Valles (anche loro ancora ridono).

In cima al Valles, salita poco frequentata ma dal punto di vista paesaggistico una delle più belle.
Dopo i duri tornanti del San Pellegrino e tornato un pò di sorriso.La discesa è bellissima.
Day 4: Salita del Gardeccia e del San Niccolò, (doveva essere una giornata di scarico).

Mauro, Romeo e Claudio in cima al Gardeccia, che salita ragazzi.
Usciti dal bosco inizia il pianoro di San Niccolò. Posto stupendo per fare delle escursioni.

Day 5: Riposo, passo Lavazè e Costalunga ma in macchina.


Quasi in cima al Costalunga, il lago di Carezza.
Il tunnel dal quale si accede al lago.
Il lago di Carezza, incastonato tra i monti.


Day 6: Passo Tre Croci e salita delle Tre Cime di Lavaredo.

Sul passo Tre Croci, inizia la pioggia.

In cima alla salita delle Tre Cime. Durissima sopratutto gli ultimi 4 chilometri.
All'interno del Rifugio Auronzo, alle prese con un rigenerante strudel.

Sulle rive del lago di Misurina.
Un saluto particolare a Eugenio, barman dell'albergo, che ci ha tenuto compagnia con i suoi racconti. Simpaticissimo.
Sperando di poter rifare di nuovo questa bellissima esperienza, magari con più persone, ci rituffiamo nei percorsi intorno Roma Est. A presto Mauro.

venerdì 24 giugno 2011

Dolomiti giorno 6.

Sveglia presto questa mattina e sguardo rivolto verso il cielo per capire che tempo ci aspetta. Non è bello ma decidiamo di partire ugualmente. Caricate le bici in auto ci spostiamo fino a Cortina. Anche qui il tempo non è bello e minaccia pioggia. Partiamo lo stesso sperando nella sorte e affrontiamo il passo delle Tre Croci, salita abbastanza agevole con pendenze regolari all'8%, massime all'11% e con tratti al 4-5% che permettono di recuperare. Giunti in cima foto e... pioggia. Ci fermiamo al riparo per qualche minuto il tempo che la pioggia molli un pó e ripartiamo convinti di conquistare le Tre Cime. Svoltiamo, dopo una breve discesa per il Lago di Misurina, la strada si rialza fino al lago, splendido. Poco dopo il lago si gira per le Tre Cime e qui il gioco si fa veramente duro con un tratto iniziale al 13% continuo. Poi spiana fin dopo il casello del pedaggio per poi riprendere negli ultimi 4 km con pendenza costante sul 13% e in ultimo con punte al 16%. che fatica ragazzi, si sale immersi nel vapore che l'asfalto bagnato, ma caldo, emana, sembriamo dei personaggi della Divina Commedia, dannati all'inferno. Ma appena arriviamo in cima il paradiso. Ci rifociliamo con caffè e strudel e iniziamo a scendere e in discesa apprezziamo ancora di più la pendenza superata. Due stop tecnici nella discesa, io e Claudio abbiamo bucato. Il tempo e bruttissimo e decidiamo di tornare dalla stessa strada, quindi risaliamo sul passo delle Tre Croci e riscendiamo a Cortina. Inizia piovigginare ma ormai siamo alle auto. Che dire questa era la ciliegina sulla torta della settimana, siamo riusciti a portare a termine tutto quello che ci eravamo prefissati. Stasera si festeggia, domani a casa. A presto, con l'intenzione di pubblicare le foto più significative di questa meravigliosa settimana, Mauro.

giovedì 23 giugno 2011

Dolomiti giorno 5.

Questa mattina il cielo è coperto e già cade qualche goccia di pioggia, ma tanto avevamo deciso di fare uno stop per riposarci in attesa di venerdì giornata in cui volevamo spostarci a Cortina per affrontare le Tre Cime di Lavaredo.
Quindi oggi la classica giornata di riposo con niente da segnalare. Ciao a presto Mauro.

mercoledì 22 giugno 2011

Dolomiti giorno 4.

Le previsioni per oggi non sono le migliori quindi cerchiamo di fare un giro vicino Campitello di Fassa. Decidiamo di fare un pó di scarico, dove non si sa perchè pianura ce nè veramente poco. Romeo si alza presto con Claudio e decide di partire in direzione del Gardeccia. Io mi attardo in albergo e parto più tardi nella stessa direzione. Alla faccia dello scarico. Salita impressionante con qualche pezzo dove rifiatare ma i punti ripidi sono durissimi all'ultimo chilometro la pendenza non scende mai sotto il 14% con punte del 17 - 18%. Impressionante. Pausa caffè e non contenti di ció decidiamo di fare la sorellina del Gardeccia come la chiamano qui, il San Nicoló. Dura solo la parte centrale con punte al 14%, poi usciti dl bosco si entra nella valle, magnifica. Soddisfatti per aver portato a termine queste salite, oggi che doveva essere una giornata tranquilla, rientriamo in albergo.

martedì 21 giugno 2011

Dolomiti giorno 3.

Anche oggi il tempo ci assiste e decidiamo di fare un percorso che ha come meta 2 passi e precisamente il Valles e il San Pellegrino. Il Valles è una salita poco frequentata ma di tutto rispetto pendenze fino al 12% mai sotto il 9% e il panorama è bellissimo, forse finora è il più bello. Il San Pellegrino l'avevo fatto in discesa da quella parte ma in salita dentro il bosco è veramente duro tratti al 15% si alternano a tratti all'11, veramente duro. Poi bellissima la discesa verso Moena. Che dire tanta fatica ripagata da scenari da favola. Ciao a presto Mauro.

lunedì 20 giugno 2011

Dolomiti giorno 2

Come secondo giorno abbiamo scelto e portato a termine il giro che comprende il Pordoi da Canazei e il Fedaia da Caprile. Giro facile fino a Caprile poi il Fedaia salita vera. Spettacolare i Serrai ma il resto da vedere le streghe me la ricordavo dura ed è rimasta dura. Comunque gran bel giro e posti grandiosi.

Dolomiti giorno 1

Un piccolo resoconto del primo giorno (abbiamo la connessione del cellulare). Come primo giorno abbiamo portato a termine il giro dei 4 passi partendo da Canazei, quindi in successione Sella, Gardena, Campolongo e Pordoi. Gran bel giro.

giovedì 16 giugno 2011

Un saluto.

Un grandissimo saluto a Roberto nostro amico, compagno di uscite e lettore del blog che vediamo qui ritratto prima della partenza della gara di Coppa Lazio a Cave (RM) del 12.06.2011

Roberto

lunedì 13 giugno 2011

News dal Team Impossible.

Il team nella sua visione ciclistica a 360°, propone per questa estate un viaggio del sud della Sardegna.
Questo è l'articolo che è apparso sulla rivista mensile di CicloTurismo che propone il viaggio.

Resoconto giro di Scandriglia e Orvinio, passando da Montorio - domenica 12 giugno 2011.

Complice una serata tirata per le lunghe, domenica mattina non sento la sveglia e buco l'appuntamento a via Tor Cervara. Decido cosi di saltare la prima parte e cercare di raggiungere i miei amici dalla via salaria. Sulla SS4 ho ingaggiato una vera gara contro il tempo e il traggito fino a Passo Corese e volato in un attivo anche grazie all'aiuto di alcuni componenti di un gruppo di Fiano Romano che tiravano come ossessi. Giunto a Borgo Quinzio giro all'interno e prendo la vecchia Salaria fino a Ponticelli e qui inizio la salita per Scandriglia. Cerco di pensare dove possano essere gli altri sperando di raggiungerli, ma quando ormai mi sono rassegnato a fare il giro da solo a metà salita vedo in lontananza alcuni ciclisti. Forzo l'andatura e pian piano mi avvicino e vedo che sono in tre. Raggiunti dopo poco riconosco, a mala pena per lo sforzo fatto, Claudio, Gilberto e Romeo che erano partiti in anticipo dal luogo dell'appuntamento e mi informano che loro stavano facendo il giro piano e che avevano ricevuto una telefonata dagli altri che si trovavano a Acquaviva di Nerola. Io spiego loro che essendo uscito da casa alle 6:55 avevo fatto la salaria per raggiungerli saltanto tutte le salite precedenti. Decidiamo di continuare insieme e di aspettare gli altri a Orvinio. Spero tanto che la chiacchierata che abbiamo fatto durante la salita, sul significato del "gruppo", sortisca qualche effetto in positivo. Giunti a Orvinio mi accorgo che sul telefono avevo dei messaggi di chiamate. Telefono a Riccardo e mi informa che avevano rinunciato al giro, si erano divisi e stavano facendo altro, era ciò che temevo.  Dopo il caffè decidiamo di scendere, ci fermiamo alla fontana di Percile per fare qualche scatto e poi ripartire. Con cambi regolari e ancora qualche chiacchierata giungiamo sulla via Tiburtina e poi a Tivoli. Decidiamo di scendere da Quintigliolo e di rientrare dalla SS48 in agilità. Giunti a Roma ci salutiamo e ci diamo appuntamento per un prossimo giro. Che dire di questo giro dal punto di vista paesaggistico forse uno dei più belli, ma dal punto di vista umano un pò meno perchè tengo a ribadire se siamo un gruppo si esce in gruppo e si rientra tutti insieme in gruppo, il gruppo è quello che ti aspetta finita la tirata, sia in salita che in pianura che in discesa, non ti lascia solo, ci si fa compagnia, si socializza in quei pochi momenti dove non si fatica. Spero che tutti noi riusciamo a fare un piccolo esame di coscienza e rivedere le nostre posizioni in merito. Alla prossima Mauro.   
Mauro, Claudio e Gilberto

Romeo, Claudio e Gilberto

Romeo, Claudio e Gilberto

venerdì 10 giugno 2011

Meteo.

Inserito il meteo nella pagina principale nel menù a sinistra, per dar modo a tutti di vedere nell'immediato la situazione e le previsioni del tempo atmosferico.

giovedì 9 giugno 2011

Domenica 12 giugno 2011 - Giro di Scandriglia e Orvinio passando da Montorio.

Il giro che proponiamo per la prossima domenica di giugno è molto impegnativo dal punto di vista altimetrico, infatti verranno affrontate in successione le salite, a seconda della strada che vogliamo seguire, o di Marcellina (corta e pedalabile) o di Sant'Angelo Romano (corta e pedalabile) , la salita di Monteflavio fino al bivio di Montorio (salita di media lunghezza impegnativa) ed infine la salita che da Scandriglia porta a Orvinio (lunga e impegnativa). Fatte queste salite e arrivati ad Orvinio si affronterà la discesa che ci riporterà sulla via Tiburtina per poi tornare a Roma. L'appuntamento per questa uscita è alle ore 7:00 (in modo da affrontare le salite con il giusto passo) e il luogo d'appuntamento è la fermata Atac sulla Tiburtina dopo via di Tor Cervara.

Giro di Scandriglia e Orvinio, passando da Montorio

Il blog anche sui cellulari.

Questa news per comunicarvi che il blog è stato ottimizzato nel modello per essere raggiunto anche dai cellulari.

lunedì 6 giugno 2011

Resoconto giro di Rocca di Cave, con rientro da Palestrina - domenica 5 giugno 2011.

Questa mattina alle 7:00 eravamo presenti io (Mauro), Claudio, Giancarlo, Gilberto, Luigi P., Massimo, Maurizio e Riccardo insieme a tanti altri amici che hanno spostato l'orario. Con alcuni ci salutiamo perchè è molto che non ci vediamo. Fatto ciò iniziamo a pedalare, ma subito si sentono le fatiche della settimana, e di comune accordo decidiamo di accorciare il giro che ci eravamo prefissi e concordiamo di fare il giro di Rocca di Cave con il ritorno dalla stessa strada di Palestrina e non di proseguire, una volta giunti a Capranica Prenestina, verso Pisoniano. Dopo Settecamini, Luca, un vecchio amico che deve rientrare presto, allunga e prima Luigi P. poi io e dopo Claudio ci accodiamo a lui che ci porta fino a Villa Adriana ad andatura molto sostenuta. Lo salutiamo e mentre ci dirigiamo verso Palestrina rallentiamo per aspettare gli altri. Giunti al bivio di Palestrina ci accorgiamo che la strada è interrotta e quindi per raggiungere l'abitato dobbiamo passare per lo strappo di Zagarolo. Intanto a noi si è aggregato un ragazzo (Andrea) della squadra di Guazzolini che decide di fare il giro insieme a noi. Insieme arriviamo a Cave dove giriamo per la salita dove ognuno l'affronta con il suo passo.
Salita dura di circa 7 km. con pendenze che arrivano fino al 9 - 10%. 
Durante la salita si sono verificati delle situazioni particolari dovute alla grande gamba di Massimo, non riuscivamo a tenerlo, infatti poco dopo iniziata la salita, alcuni testimoni molto attendibili, hanno visto più di una volta Massimo spingere Riccardo (che fermo in salita non è). Arrivati in cima scendiamo e risaliamo a Capranica, dove Massimo negli ultimi 100 metri compie il suo capolavoro, con uno scatto prodigioso ci lascia sul posto. Dopo la pausa caffè si comincia a scendere ma qui il gruppo si frazionerà perchè Gilberto, vicino a castel San Pietro fora un copertoncino. Noi davanti aspettiamo un pò a Palestrina, poi dopo una telefonata che ci avvisava che dietro avevano ripreso la marcia, riprendiamo a scendere piano per aspettarli. Ci ricongiungiamo dopo i colli Cesarani e riprendiamo il cammino insieme verso Roma. Attraversiamo la trafficata Bagni di Tivoli e dopo una lunghissima tirata di Riccardo, senza un cambio, arriviamo a Roma. Tutto sommato anche se il giro è stato accorciato sono tutti soddisfatti in quanto abbiamo fatto una splendida salita, che abbinata a quelle dei giorni passati non è affatto male per l'allenamento. Un saluto e alla prossima.   

Resoconto giro di Sambuci con salita a Saracinesco e piana delle Cornacchie - sabato 4 giugno 2011.

La mattina di sabato alle 7:30 eravamo presenti io (Mauro), Claudio, Giancarlo, Gigi, Luigi P., Riccardo e Romeo. Anche oggi ci attende una bella salita, forse una delle più dure della zona Tiburtina "Saracinesco".
Si parte in direzione di Tivoli abbastanza tranquillamente ed insieme scolliniamo a Tivoli. Usciti dal paese la velocità inizia a crescere fino a Vicovaro. A San Cosimato ci raggruppiamo riempiamo le borracce alla fontanella e ripartiamo. Dopo poco si svolta a destra e subito dopo a sinistra per iniziare la salita che ci condurrà al paese di Saracinesco. La salita è dura non concede un'attimo di respiro fin dentro al paese dove c'è la piazzetta. Aspettiamo tutti ed iniziamo la discesa dalla stessa strada, che ci riporterà sulla via che conduce a Sambuci. La strada fino al bivio di Sambuci tende a salire con un leggero falsopiano e questo tratto viene fatto da tutti in una continua progressione che si concluderà all'imbocco della strada per la piana delle Cornacchie. Giancarlo avvantagiatosi continua dritto, ci raggiungerà dopo. Bellissimo tratto di strada in pianura, ottima per recuperare e girare un pò le gambe, che ci porterà al bivio di Cerreto dove gireremo a destra per andare ad incontrare via Empolitana. Al solito distributore di benzina ci fermiamo a prendere una bottiglia di Coca-Cola e a fare una foto, nel frattempo Bomba si riunisce a noi. Si riprende e dopo il passo della Fortuna ci buttiamo in picchiata nella discesa e nella successiva pianura ed in un attimo siamo a Tivoli. Si decide di scendere dalla Tiburtina. Alla fine della discesa ci raggruppiamo ed insieme percorriamo l'ultimo tratto che ci riporterà a Roma. Ci salutiamo dandoci appuntamento per l'indomani per affrontare un'altro giro insieme.

Ecco cosa fanno i ciclisti invece di pedalare, bivaccano.

Resoconto giro Monte Morra, San Polo, Castel Madama - giovedi 2 giugno 2011

Appuntamento alle ore 7:30 e puntualissimo partiamo per questo itinerario. Oggi ci faranno compagnia oltre ai soliti amici anche i più corsaioli (Alfredo, Claudio, Marco e Roberto) che vengono a sgranchirsi le gambe (poveri noi). Usciamo da Roma con una buona andatura e parlotando raggiungiamo i piedi della salita di Marcellina, dove iniziano le asperità della giornata. Qui raggiungiamo tutti insieme il bivio e pieghiamo a destra verso l'abitato e la strada di San Polo. Poco dopo Marcellina giriamo a sinistra per la salita del Monte Morra, innestiamo subito i rapporti agili e si inizia a salire su questa salita abbastanza dura sia per le pendenze (il tratto più duro è quello centrale) che per la lunghezza circa 7 chilometri. Io durante la salita buco la ruota posteriore (sfortuna??? mah), si ferma con me Gilberto (grazie) e ripariamo la ruota. Intanto gli altri riscendono e proseguiamo per la seconda salita della giornata. Un pò scocciato per non aver finito la salita appena presa l'ascesa per San Polo metto il rapportone e allungo ma le gambe sono fredde per la discesa e dopo un pò vengo raggiunto da Claudio e un'altro amico (che non ricordo il nome). Mi raggiungono anche gli altri e Riccardo e Claudio decidono di salire con me. In cia ci fermiamo alla fontanella e ci prendiamo il caffè. Ripresa la discesa ci dirigiamo verso Castel Madama, l'ultima asperità della giornata. Su questa salita ognuno sale del suo passo e in cima ci raduniamo per scendere verso Tivoli. Qui per evitare il traffico della Tiburtina decidiamo di scendere per Quintigliolo e dalla SS48 raggiungiamo Roma. Bella uscita in compagnia di tanti amici.

Resoconto giro del lago del Turano - sabato 28 maggio 2011.

Con un pò di ritardo pubblichiamo il resoconto del giro del lago del Turano. Un ringraziamento particolare a Romeo che, nonostante i suoi impegni di lavoro, ha trovato il tempo per scrivere qualche riga inerente questa uscita.
I primi chilometri del giro sono stati condotti ad andatura tranquilla fino a Tivoli, dopo Pietro a preso le redini del gruppo e con le sue solite tirate, con una velocità che oscillava tra i 40 - 45 chilometri orari, ci ha portati fino al bivio di Castel Madama, dove poi lui ha girato per andare a fare un pò di allenamento serio. Passati i vari paesi di Vicovaro e San Cosimato la velocità di è mantenuta intorno ai 37 - 40 orari fino alla salita di Arsoli. Qui siamo saliti chiacchierando con qualcuno che comunque voleva provare la gamba. Appena presa la strada al bivio per Vivaro la velocità è tornata a crescere, intorno ai 40 chilometri orari, Luigi S. si è messo in testa al gruppo a scandire il passo la velocità è cresciuta fin oltre i 50 orari, c'è stato anche un piccolo incidente all'incrocio di Pozzaglia, per fortuna senza conseguenze e quindi il gruppo ha continuato la sua corsa, con il fiato corto dietro a Luigi S. che ha prosciugato le energie a tutti. Finalmente, dopo tanto penare, siamo arrivati al mitico bar del lago dove abbiamo degustato uno strudel con una bottiglia di Coca-Cola. Ripreso il cammino alla fine del lago si presentano due varianti o allungare per Ponticelli verso la Salaria, o girare a sinistra su una aspra salita di circa 6 km. con punte del 15%, che porta a Poggio Moiano. Naturalmente optiamo per la seconda e dopo essere saliti si scende fino ad Osteria Nuova a tutto gas. Qui il gruppo che si era frazionato si è riunito per tornare insieme verso Roma. Sulla via del ritorno il vento era molto forte a volte contrario e a volte laterale. In discesa sono riuscito a raggiungere i 65 km. orari e fino a Passo Corese, stranamente, non ho ricevuto un cambio. Giunti in un baleno a 30 km da Roma è iniziata una corsa a cronometro perchè Luigi S. ha di nuovo preso il comando del gruppo. Tornare a casa è stata una fucilata, alle 13:00 ero sotto la doccia. 
Ciao alla prossima Romeo.

mercoledì 1 giugno 2011

Giovedi 2 giugno 2011 - Giro Monte Morra, San Polo, Castel Madama.

Prima parte pianeggiante sulla Tiburtina, poi arrivati dopo Guidonia inizia la salita che ci porterà prima a Marcellina poi sul Monte Morra. La salita del Monte Morra è abbastanza impegnativa, Si prende appena usciti da Marcellina, sulla strada che conduce a San Polo, sulla sinistra. Fnita la strada finisce anche la salita, quindi si torna indietro, facendo attenzione molta attenzione al manto stradale in discesa. Si riprende la strada, in salita, verso San Polo, l'ascesa è più dolce. Arrivati a San Polo si scende verso la via Tiburtina, la si percorre per qualche chilometro e si gira a destra sulla salita per Castel Madama, non molto lunga e solo con un breve tratto centrale più duro. Quindi si scende sulla via Empolitana e si raggiunge Tivoli. Da qui scenderemo per la strada di Quintigliolo passeremo per la località La Botte per poi ricongiungerci alla SS48 e tornare a Roma. Percorso di circa 93 chilometri, sempre partendo dal luogo dell'appuntamento.