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domenica 29 dicembre 2013

Buon Anno Nuovo

Prendo in prestito dei versi di Ligabue, tratti dal suo libro "La neve se ne frega", per augurare un meraviglioso, sereno e pieno di... risate 2014 a tutti gli amici pedalatori e non, e a tutte le loro famiglie.
Buon anno 2014
"Ridiamo come le montagne non appena gli voltiamo le spalle, ogni volta che sono sicure che nessuno le veda.
Come il mare che si ostinano a chiamare furioso mentre le tempeste non sono che i suoi sghignazzi.
Come le nuvole che se piangono pioggia è solo per il gran ridere.
Come il vento che non fa che sganasciarsi e soffia soltanto perché deve riposare il respiro.
Ridiamo come il cielo che deve avere tutti i motivi per ridere di noi ma anche con noi.
Ridiamo come non potranno mai fare gli animali che non sanno cosa si perdono.
Ridiamo come solo i più fortunati riescono a fare.
Ridiamo di cuore."

Interviste ai protagonisti del Trofeo Centro d'Italia Redingò 2013

Mi giungono con un pò di ritardo le risposte di un 'altro protagonista del Trofeo, ma con vero piacere pubblico questa intervista a chiusura di quelle pubblicate precedentemente. L'amico oggetto di questo gioco di domande e risposte e Alfredo B., quinto classificato nella categoria M4 della classifica mediofondo.

Alfredo alla partenza di una gara
 
M.: Ciao Alfredo, presentati a chi non ti conosce, chi sei  nella vita quotidiana?
A.: Ciao, mi chiamo Alfredo Brancaccio, sono sposato da 25 anni ed ho una figlia di 15 anni.
 
M.: Come hai iniziato con l’attività ciclistica?
A.: Ho iniziato a praticare questo stupendo sport per puro caso. Ho sempre giocato a pallone fino all'età di 37 anni, poi, causa una rottura ai legamenti del ginocchio mi è stato consigliato il ciclismo.
 
M.: Come corridore come ti definisci? Che caratteristiche hai?
A.: Mi definisco un mediocre corridore, molto grintoso e combattivo.
 
M.: Che tipo di percorsi preferisci?
A.: Preferisco percorsi vallonati non digerendo la pianura.
 
M.: Che bdc usi? E quali caratteristiche prediligi in una bdc?
A.: Al momento uso una TF2 Fondriest.
 
M.: Quanti chilometri percorri durante la tua stagione ciclistica?
A.: Percorro circa 15000 chilometri l'anno.
 
M.: Fai parte di qualche team?
A.: Sono tesserato da qualche anno con la World Truck.
 
M.: Perché fai il cicloamatore, ovvero perché dedichi tempo e risorse all’attività cicloamatoriale, cosa ne ricevi in cambio?
A.: Corro perché mi piace mettermi alla prova anche se sono più le volte che prendo legnate, ma sono proprio quelle che mi danno la carica e l'entusiasmo di continuare, in cambio ne ricevo soddisfazioni.
 
M.: Come si svolge, in linea di massima, la tua attività ciclistica durante l’anno?
A.: Mi alleno dalle 4 alle 5 volte a settimana (tempo permettendo) compresa l'uscita domenicale col gruppo.
 
M.: Obiettivi futuri?
A.: Nel futuro come obiettivo ho quello di mantenere lo stesso entusiasmo.
 
M.: Nell’economia della tua vita che posto occupa il ciclismo?
A.: Il ciclismo occupa gran parte del mio tempo, ma sicuramente viene sempre dopo la famiglia.
 
M.: Come riesci a conciliare l’attività ciclistica con gli impegni lavorativi e familiari?
A.: Riesco a conciliare il tutto con molti sacrifici.
 
M.: Ti pesa fare sacrifici per lo sport?
A.: Non  mi pesa fare sacrifici perché ricevo in cambio molte soddisfazioni.
 
M.: Sogno nel cassetto?
A.: Il mio sogno nel cassetto è continuare a divertirmi.
 

Ringraziamo Alfredo per il tempo che ci ha concesso per questo gioco, e salutandolo gli facciamo un grosso augurio per il futuro, ciclistico e non.

martedì 24 dicembre 2013

Interviste ai protagonisti del Trofeo Centro d'Italia Redingò 2013


Finiamo le interviste, e come si dice in inglese "last but not least", con Roberto N., primo classificato nella categoria M6 della classifica granfondo.

Roberto alla granfondo del Matese

M.: Ciao Roberto, presentati a chi non ti conosce, chi sei  nella vita quotidiana?
R.: Ciao mi chiamo Roberto Nardi, sono sposato da 31 anni ed ho due figlie, lavoro nel settore laboratorio analisi cliniche, e come passione: amo pedalare.

M.: Come hai iniziato con l’attività ciclistica?
R.: Ho sempre avuto la passione della bici fin da piccolo, seguivo il giro d'Italia dai tempi di Gimondi, Motta, Dancelli e cosi via.
Avrei voluto fare le categorie giovanili, ma nella mia famiglia non c'era una cultura sportiva, mio padre riteneva importante altre cose. Appena ho potuto, intorno ai 25 anni, ho comprato una bici usata da Chiappini, negozio di riferimento di allora. Intorno ai 28 anni ho disputato la prima gara da cicloamatore ad Aprilia, e non ho più smesso.

M.: Come corridore come ti definisci? Che caratteristiche hai?
Roberto sul 2° gradino
R.: Da corridore cerco di avere la mentalità e di dare il massimo possibile. Sicuramente mi difendo molto bene in salita, ma sono scarso in discesa.

M.: Che tipo di percorsi preferisci?
R.: Prediligo le granfondo percorso lungo, con dislivello importante, nel 2014 parteciperò per la decima volta alla Nove Colli, ho fatto 3 Sportful, 2 Pantani, la Maratona delle Dolomiti, la Marmotte, la Fausto Coppi, e molte altre granfondo.

M.: Che bdc usi? E quali caratteristiche prediligi in una bdc?
R.: Ho comprato da poco una Pinarello Dogma SKY, ma pedalo Pinarello da tantissimi anni, diciamo che sono affezionato alla casa trevigiana.

M.: Quanti chilometri percorri durante la tua stagione ciclistica?
R.: Non so di preciso i km che percorro, l'inverno faccio molto spinning non avendo tempo a disposizione. Comunque partecipo a 20 granfondo l'anno, e amo le uscite lunghe variando i percorsi.

M.: Fai parte di qualche team?
R.: la mia squadra è asd Team Bike Lab.

M.: Quanto tempo dedichi al ciclismo? Allenamenti, alimentazione, cura della bici, cura della persona (visite, preparatori, ecc.)?
R.: Il tempo mentale tanto, diciamo che mi assorbe molto. Non curo molto l'alimentazione, mangio in giro dove capita, non faccio neanche esercizi specifici, preferisco pedalare e svagarmi. La bici la curo molto, mi piace averla pulita e lucida come tutto ciò che si ama va curato, non posso vederla sporca.

M.: Perché fai il cicloamatore, ovvero perché dedichi tempo e risorse all’attività cicloamatoriale, cosa ne ricevi in cambio?
R.: faccio il cicloamatore per puro piacere, è non mi sembra di fare molti sacrifici, ho bisogno di fare attività fisica.

M.: Come si svolge, in linea di massima, la tua attività ciclistica durante l’anno?
R.: Ormai da diversi anni le stagioni non hanno più fine. La sola differenza è che da novembre a marzo non ci sono corse, ma per il resto cambia poco, le uscite con gli amici sono sempre battagliate.

M.: Obiettivi futuri?
R.: Obiettivi?, sono abbastanza maturo, il prossimo anno sono 58, e ciò che mi interessa di più è stare bene e fare prestazioni soddisfacenti per me stesso.


M.: Nell’economia della tua vita che posto occupa il ciclismo?
R.: Il ciclismo viene subito dopo le cose veramente importanti, prima la famiglia, anche se con questa passione a volte l'ho trascurata.

M.: Come riesci a conciliare l’attività ciclistica con gli impegni lavorativi e familiari?
R.: Allenandomi solo in palestra e con le uscite del fine settimana, la famiglia non mi assorbe più moltissimo avendo le figlie adulte, in passato con le bambine piccole era un problema.
Roberto (a sin.) alla granfondo di Roma

M.: Ti pesa fare sacrifici per lo sport?
R.: non mi pesa affatto, lo faccio con piacere quindi non lo ritengo un sacrificio.

M.: Sogno nel cassetto?
R.: Sogno?, continuare a pedalare.

Ringraziamo Roberto per il tempo che ci ha riservato, e salutandolo gli facciamo un grosso augurio per il futuro, ciclistico e non.


Concludiamo questa serie di interviste, che hanno visto protagonisti alcuni ciclisti della zona Tiburtina di Roma, che si sono distinti nel Trofeo Centro d'Italia Redingò 2013, ringraziandoli per la loro disponibilità a sottoporsi a questo gioco delle interviste, gli auguriamo un grande in bocca al lupo e di vederli nuovamente protagonisti per la nuova stagione.


lunedì 23 dicembre 2013

Buon Natale 2014


Eccomi di nuovo amici pedalatori e non, ad augurarvi un sereno Natale, a voi e alle vostre famiglie!

Auguri amici, auguri di cuore.


Interviste ai protagonisti del Trofeo Centro d'Italia Redingò 2013

Proseguiamo le interviste con Pietro M., secondo classificato nella categoria M5 della classifica granfondo.

Pietro (a sin.), durante la premiazione

M.: Ciao Pietro, presentati a chi non ti conosce, chi sei  nella vita quotidiana?
P.: Mi reputo una persona piuttosto equilibrata. Ho una famiglia e un lavoro, e il tempo libero che ho a disposizione cerco di dedicarlo alla bici.

M.: Come hai iniziato con l’attività ciclistica?
P.: Ho scoperto il ciclismo abbastanza presto, all'incirca all'età di 13 anni. Infatti completati gli studi della scuola media inferiore, come regalo di promozione ho desiderarto una bici da corsa. Nonostante mio padre si chiedesse il perchè di tale desiderio, mi regalò una bici Legnano comprata da un signore che per un paio d'anni aveva gareggiato tra gli amatori. Da li ho iniziato prima a gironzolare tra le strade del mio paese e pio a partecipare a qualche gara. Ho abbandonato l'attività dopo qualche anno a causa di una caduta in gruppo, durante una gara, che mi procurò la frattura scomposta della clavicola sinistra. Una volta recuperato dall'infortunio la paura di viaggiare nel gruppo mi attanagliava tanto che mi posizionavo nelle ultime posizioni perdendo tutte le fasi salienti della gara. Pentanto, decidi di smettere. Ho ripreso l'attività all'età di 35 anni grazie all0incontro di nuovi e vecchi amici. Dapprima in modo blando poi sempre con maggiore intensità ed interesse fino a riprendere la decisione di mettermi in competizione con altri atleti.

M.: Come corridore come ti definisci? Che caratteristiche hai?
P.: Dire "corridore" mi sembra di utilizzare una parola troppo importante. Mi definisco un appassionato delle due ruote a cui piace mettersi in discussione.
Le mie caratteristiche sono di passista scalatore. Non ho terreni in cui primeggio in maniera eccelsa cerco di difendermi in ogni situazione tranne nelle salite lunghe dove, non essendo un peso piuma, faccio tanta fatica.

M.: Che tipo di percorsi preferisci?
P.: Mi piacciono molto i percorsi vallonati con brevi salite dove posso facilmente mulinare il rapportono. Naturalmente non mi dispiace fare salite lunghe dove, come già detto, non posso distinguermi.

M.: Che bdc usi? E quali caratteristiche prediligi in una bdc?
P.: Attualmente utilizzo un telaio Time rxr in carbonio. E una delle caratteristiche che cerco nelle bici è un giusto connubio tra rigidità e comodità. Non sempre è facile trovarla, ma con questo nuovo telaio penso di aver quasi centrato l'obiettivo.

M.: Quanti chilometri percorri durante la tua stagione ciclistica?
P.: Intorno ai 15.000 chilometri.

M.: Fai parte di qualche team?
P.: Team World Truck.

M.: Quanto tempo dedichi al ciclismo? Allenamenti, alimentazione, cura della bici, cura della persona (visite, preparatori, ecc.)?
P.: Nel periodo agonistico, che normalmente va da marzo a settembre, mi alleno dalle 4/5 volte alla settimana, per quanto riguarda l'alimentazione cerco di evitare dolci e grassi e qualsiasi smoderatezza, però se capita di fare bisboccia culinaria con gli amici non mi tiro indietro. Non mi sono mai affidato a preparatori atletici perchè penso che perderei il senso dell'andare in bici. Per me la bici è anche e soprattutto una valvola di sfogo e pertanto non mi ritengo adatto a svolgere allenamenti secondo determinati canoni. la bici cerco di curarla quanto basta nel senso che non sono un tipo maniacale.

M.: Perché fai il cicloamatore, ovvero perché dedichi tempo e risorse all’attività cicloamatoriale, cosa ne ricevi in cambio?
P.: Innanzitutto bisogna precisare che come tutte le persone che hanno un lavoro e una famiglia da gestire, il tempo da dedicare all'attività ciclistica va ritagliato tra mille impegni. Pertanto, per me andare in bici oltre ad essere una valvola di sfogo è anche un condividere con gli amici dei momenti della giornata.

M.: Come si svolge, in linea di massima, la tua attività ciclistica durante l’anno?
P.: Direi che si suddivide in 4 periodi, nei mesi da dicembre a gennaio faccio uscite in tranquillità insieme ad amici cercando di ritrovare una buona pedalata persa nei mesi di riposo. Da febbraio inizio a fare qualche lavoro specifico (sfr e ripetute) a marzo inizio con qualche gara e a fare qualche lungo. da aprile fino a maggio- giugno si concentrano le mie gare. A luglio con l'inizio del primo caldo inizia per me la fase di recupero, infatti le uscite dininuiscono in quantità e qualità per riprendere ad agosto, di norma con il periodo di ferie, dove faccio uscite con chilometraggio piuttosto lungo e nel mese di settembre fino a metà di ottobre le ultime gare. da metà ottobre fino alla fine di novembre un meritato riposo, con circa 10/15 giorni senza toccare la bici.

M.: Obiettivi futuri?
P.: I mei obiettivi futuri sono innanzitutto lo stare bene fisicamente e divertirsi ad ogni uscita, poi se giunge qualche risultato ben venga.
la medaglia

M.: Nell’economia della tua vita che posto occupa il ciclismo?
P.: Sicuramente prima del ciclismo ci sono dei valori molto più importantidel ciclismo: la famiglia, la salute, il lavoro, ecc., comunque direi che non è nelle ultime posizioni.

M.: Come riesci a conciliare l’attività ciclistica con gli impegni lavorativi e familiari?
P.: Con molti sacrifici, che fino ad adesso riesco a combinare in modo adeguato cercando di non trascurare nè la famiglia e nè il lavoro.

M.: Ti pesa fare sacrifici per lo sport?
P.: No non mi pesa altrimenti non farei quello che faccio.

M.: Sogno nel cassetto?
P.: impiegare meno di 7 ore nel percorso lungo della Nove Colli di Cesenatico.

Ringraziamo Pietro per il tempo che ci ha concesso per questo piccolo gioco (ci divertiamo anche cosi), e salutandolo gli facciamo un grosso augurio per il futuro, ciclistico e non.


sabato 21 dicembre 2013

Interviste ai protagonisti del Trofeo Centro d'Italia Redingò 2013

Continuiamo questa serie di interviste con Marco D.P., secondo classificato nella categoria M4 della classifica mediofondo.

Marco alla premiazione

M.: Ciao Marco, presentati a chi non ti conosce, chi sei  nella vita quotidiana?
M.: Mi chiamo Marco Di Paolo e sono impiegato presso la Direzione Risorse Umane del Poligrafo dello Stato, sono sposato, ho due figli ed un suocero ciclista.

M.: Come hai iniziato con l’attività ciclistica?
M.: Per il mio 18° compleanno mio padre mi regalò una bicicletta Liberati (pesantissima) pagata 300.000 lire ed inizio a pedalare con un vicino di casa che poi diventerà mio suocero. Ho militato per più di 25 anni nel G.S. Frasso Sabino. Da 5 anni corro con la World Truck.

M.: Come corridore come ti definisci? Che caratteristiche hai?
M.: Non ho particolari pregi ne difetti, mi trovo molto bene a ruota, e questo Pietro lo sa bene. Mi trovo bene su qualsiasi percorso senza eccellere. 

M.: Che tipo di percorsi preferisci?
M.: Percorsi vallonati con salite anche lunghe ma senza una forte pendenza. Un esempio di salita in cui mi trovo a mio agio è quella di Stazzano da Ponte delle Tavole.

M.: Che bdc usi? E quali caratteristiche prediligi in una bdc?
M.: Attualmente ho una Time del 2011, e la caratteristica che prediligo in una bdc è la leggerezza, cosi attenua le mie sofferenze sulle salite dure.  

M.: Quanti chilometri percorri durante la tua stagione ciclistica?
M.: Tra i 13/14 mila.

M.: Quanto tempo dedichi al ciclismo? Allenamenti, alimentazione, cura della bici, cura della persona (visite, preparatori, ecc.)?
M.: Mi alleno tutti i martedì e i giovedì e la domenica quando non gareggio. Tra gli impegni di lavoro e di famiglia purtroppo non posso dedicare altro tempo a questa mia passione.

M.: Perché fai il cicloamatore, ovvero perché dedichi tempo e risorse all’attività cicloamatoriale, cosa ne ricevi in cambio?
M.: Ho iniziato a fare delle gare spinto dall'amicizia con Pietro e negli anni ho visto dei miglioramenti evidenti che mi hanno portato a togliermi diversi sassolini dallo scarpino...

M.: Obiettivi futuri?
M.: Arrivare nei primi tre al Pedalatium 2014 nei lunghi della categoria M4 e fare la Nove Colli sotto le 7 ore visto che quest'anno partirò in griglia rossa. 

M.: Nell’economia della tua vita che posto occupa il ciclismo?
M.: Un posto primario, diciamo che tutti i miei impegni extra ciclismo devono sempre tener conto dei martedì, giovedì e domenica passati in bici.

M.: Come riesci a conciliare l’attività ciclistica con gli impegni lavorativi e familiari?
M.: Facendo i salti mortali.
Un momento della premiazione

M.: Ti pesa fare sacrifici per lo sport?
M.: Assolutamente no. Ho iniziato a fare atletica all'età di 11 anni e non mi ci vedo la domenica mattina a fare qualcosa di diverso.

M.: Esprimi un giudizio sulla tua stagione 2013?
M.: La seconda posizione nella categoria M4 nei medi del circuito del Centro d'Italia è stata per me un grande traguardo. Lasciando stare il primo della categoria che è di un latro pianeta. La lotta è stata serrata per la seconda posizione, alla fine penso di aver avuto ragione dei miei valorosi avversari, grazie alla mia tenacia. Durante la stagione ho corso a maggio con una frattura all'alluce e nel mese di giugno (dopo il 16° posto assoluto nella Due giorni in Sabina) ho contratto un virus che mi ha condizionato nei mesi di giugno e luglio. Comunque a me sarebbe piaciuto arrivare secondo ex equo con Roberto e Alfredo visto che l'impegno e sforzo è stato uguale per tutti e tre. Inoltre senza la loro compagnia difficilmente avrei portato a termine tutte le prove.

M.: Sogno nel cassetto?
M.: Andare in bicicletta fino all'ultimo dei miei giorni.

Ringraziamo anche Marco per la disponibilità dimostrata, e salutandolo gli facciamo un grosso augurio per il futuro, ciclistico e non.

 


venerdì 20 dicembre 2013

Interviste ai protagonisti del Trofeo Centro d'Italia Redingò 2013

Lo scorso novembre abbiamo pubblicato le classifiche del Trofeo Centro d'Italia Redingò 2013, dove abbiamo trovato dei nostri amici e compagni di squadra che hanno primeggiato nelle varie classifiche di questo Trofeo, quindi ho deciso di fargli qualche domanda in modo da delineare una loro immagine personale e ciclistica, e devo dire che ne è uscito fuori uno spaccato di vita non molto dissimile a quella di tutti noi, con il tempo rubato al riposo, alle famiglie, agli amici, i sacrifici che vengono affrontati, che poi sacrifici non sono perchè alimentano una sana passione che coinvolge tutti noi "la voglia di pedalare su una bici con i nostri amici". 

Iniziamo questa serie di interviste con Roberto M., terzo classificato nella categoria M4 della classifica mediofondo.

Roberto alla premiazione

M.: Ciao Roberto, presentati a chi non ti conosce, chi sei  nella vita quotidiana?
R.: Mi chiamo Roberto, classe 1965, sono felicemente sposato ed ho un bimbo di due anni.

M.: Come hai iniziato con l’attività ciclistica?
R.: Ho cominciato circa dieci anni fa quando, provenendo dall'esperienza indoor dello spinning prima e della MTB poi, seguendo l'invito di un amico mi sono affacciato nel mondo della bdc e, nonostante le prime pesanti batoste, ne sono rimasto entusiasta.

M.: Come corridore come ti definisci? Che caratteristiche hai?
R.: Sono il classico amatore della pratica ciclistica, che però non disdegna, ogni tanto, di cimentarsi anche in ambito agonistico, consapevole dei propri limiti e, penso, con risultati dignitosi, considerato il tempo e le risorse dedicate.
Riguardo alle mie caratteristiche, mi difendo in salita ed in discesa, non possiedo la cosiddetta "botta" per staccare il gruppo in pianura ma riesco a tenere le ruote anche ad elevati ritmi e, infine, non sono un "animale" da volata.  

M.: Che tipo di percorsi preferisci?
R.: Per le uscite con gli amici prediligo i percorsi misti, vallonati, anche con dislivelli medio elevati, ma non "impossibili", con distanze di ma 120/130 chilometri, oltre le soffro.
Per l'attività agonistica, invece, a causa problemi di scarso allenamento, negli ultimi anni ho preferito le mediofondo alle granfondo, che, però, non è escluso possa tornare presto a prendere in considerazione... (questo è un avvertimento per Marco D.P.);-))

M.: Che bdc usi? E quali caratteristiche prediligi in una bdc?
R.: Possiedo una bici con telaio in carbonio, marca Moser, di medio livello, con gruppo Campagnolo Record 10v (guarnitura 53/34). Ovviamente la migliorerei, sia nel telaio che nella componentistica, pagando c'è n'è di tutti i gusti e tasche!?... ma, per ora, sono a posto cosi!

M.: Quanti chilometri percorri durante la tua stagione ciclistica?
R.: Normalmente percorro circa 11/12mila chilometri all'anno, impegni di famiglia e lavoro permettendo. 

M.: Fai parte di qualche team?
R.: Sono tesserato con la World Truck ormai da diversi anni e ne sono contento. Il nostro gruppo, infatti, e più che una squadra, è un gruppo di amici! Il team non pretende da noi risultati o altro e ci lascia carta bianca. Noi, di contro, penso di poter affermare, con il nostro comportamento (sia in gara che fuori) facciamo fare sempre una buona figura al team.

M.: Quanto tempo dedichi al ciclismo? Allenamenti, alimentazione, cura della bici, cura della persona (visite, preparatori, ecc.)?
R.: Faccio non pochi sacrifici per dedicare al ciclismo due uscite settimanali ed una domenicale. "Limo" tempo alla famiglia ed al lavoro, per dedicarlo alla bici, all'allenamento, alle gare. Lo faccio mosso dalla passione e quindi non mi pesa. Posso comunque ritenermi molto fortunato poiché la mia famiglia non mi ostacola, anzi mi aiuta.

M.: Perché fai il cicloamatore, ovvero perché dedichi tempo e risorse all’attività cicloamatoriale, cosa ne ricevi in cambio?
R.: Come detto in precedenza, con non poco sacrificio, dedico il mio tempo al ciclismo perché è diventato parte della mia vita, ed in cambio ricevo tantissimo: amicizie e benessere psico-fisico. 

M.: Obiettivi futuri?
R.: Il mio obiettivo in merito al ciclismo è di poterlo praticare in futuro il più a lungo possibile, in salute ed in compagnia degli amici e dei nuovi che nel tempo verranno.

M.: Sogno nel cassetto?
R.: Il sogno di ogni appassionato del settore: riuscire ad "alzare le braccia" in una gara! ... ovviamente parliamo di sogni.

Ringraziamo Roberto per il tempo che ci ha dedicato, e salutandolo gli facciamo un grosso augurio per il futuro, ciclistico e non.




martedì 17 dicembre 2013

Resoconto Roma, Palestrina, Cave, Palestrina, Roma - Domenica 15 dicembre 2013

Riccardo al primo pitstop
Questa mattina mi alzo certo di trovare bel tempo, ma un messaggio di Alessia mi informa del contrario e della pioggia che sta cadendo. Prendiamo tempo sperando in un miglioramento delle condizioni atmosferiche. A circa mezz'ora dell'appuntamento ci risentiamo e si decide di uscire lo stesso. Esco, la strada è tutta bagnata, ma la giornata sembra migliorare. Arrivo da ex Romanazzi e vedo che molta gente ha deciso di uscire comunque. Il gruppo più nutrito (i più allenati) decide di andare al mare, noi (io, Alessia, Pino, Riccardo, Romeo e Tony) optiamo per un giro con più variazioni altimetriche, ma a ritmi più tranquilli. Si parte in direzione di Villa Adriana ma......................... appena arrivati al GRA Riccardo buca. Lo prendiamo in giro "colui che non buca mai" "si ma quando buca (vedi precedenti)", ed anche questa volta non si smentisce.... Dopo aver sostituito la camera d'aria, riprendiamo il cammino ma.......................... arrivati alla pista d'oro ............ Riccardo buca di nuovo. I nostri commenti ve li lasciamo immaginare. Ah dimenticavo "Riccardo mi devi una camera d'aria". Riprendiamo di nuovo il giro e sembra che inizi a filare tutto liscio, quando dopo aver svoltato per i Colli Cesarani ci accorgiamo che Tony con un suo amico non sono più con noi. Li aspettiamo ma non si vedono, quindi decidiamo di continuare. Si continua con un bel ritmo fino ad arrivare ai piedi della salitella verso Palestrina, che viene affrontata in maniera da rimanere tutti insieme.
Riccardo al secondo pitstop
Poi gli ultimi chilometri, prima di raggiungere Palestrina, si fanno a un ottima andatura, molto allenante. Imbocchiamo via Prenestina nuova e dopo un pò di sali-scendi arriviamo a Cave, località nota a tutti i ciclisti per essere il punto di partenza di una delle più dure salite della zona. Prendiamo il caffè, naturalmente pagato da Riccardo, si scambiano quattro chiacchiere, facciamo amicizia con un cagnolino, poi si torna indietro. La strada verso Palestrina, percorsa da questa parte, è un pò più impegnativa e qualcuno, non facciamo i nomi (Alessia, Mauro e Riccardo), decidono di fare un pò di forza dato che la velocità non è elevata. Raggiungiamo Palestrina e a causa del traffico ci spezzettiamo. Preso da un raptus agonistico, decido di far faticare un pò quelli dietro a rientrare in discesa, cosi aumento la velocità un pò, ma nonostante i miei sforzi prima della fine della discesa riescono a rientrare. Si inzia a sentire qualche goccia di pioggia. Successivamente, sulla via pedemontana, Romeo prende la testa del gruppo e la mantiene fino ai Colli Cesarani, doveva provare le ruote nuove, ihihihihihihihihihi manco un cambio. Poi ci rinfiliamo nel traffico veicolare della via Tiburtina e a complicare tutto ci si mette anche la pioggia (ma oggi non doveva essere sereno), e con più attenzione del solito rientriamo a Roma. Bel giro anche oggi, e vista la giornata (brutto tempo) è andata alla grande, un centinaio di chilometri che in alcuni tratti sono stati fatti molto bene, per di più la compagnia sempre piacevole. Ciao e alla prossima.

martedì 10 dicembre 2013

Resoconto Giro del mare - Domenica 8 dicembre 2013

Romeo, Alessia, Riccardo e Lele,
alle prese con i guanti di Alessia
Sabato sera, con un rapido giro di telefonate, ci mettiamo d'accordo sul giro da fare l'indomani. Oggi ci attende il giro del mare e il luogo dell'appuntamento è stato spostato a Ponte Mammolo alle ore 8:15. Arrivo e trovo già ad attendere Lele tornato tra noi per un breve periodo. Successivamente arrivano Alessia (una nuova amica) e Nicola (un nuovo amico) e Romeo. Non siamo in molti, ma siamo buoni. Ci incamminiamo verso la zona sud di Roma, che pian piano inizia a svegliarsi. All'incrocio con via delle Capannelle incrociamo Riccardo nascosto nel folto del gruppo, che a breve prenderà il via, con ben altri ritmi rispetto ai nostri. Attraversiamo varie località di Roma, Appia, Ardeatina, Laurentina, fino a raggiungere la Cristoforo Colombo che ci porterà ad Ostia. Inizia Lele a fare l'andatura fino allo strappo del camping dove Nicola da un'accelerata, noi altri rimaniamo a salire regolari anche perchè di più non c'è nè. Al semaforo ci ricompattiamo e si prosegue, raggiungiamo e sorpassiamo diversi gruppi che si accodano fino a giungere tutti insieme alla rotonda di Ostia. Facciamo qualche chilometro sulla litoranea verso Torvaianica e Nicola ci saluta tornando indietro, oggi ha un allenamento speciale. Noi si continua con un'andatura tranquilla fino ad arrivare al bar del centro di Torvaianica, dove ci fermiamo per prendere un meritato caffè. Prima di riprendere il rientro verso Roma abbiamo un piccolo intermezzo con i guanti di Alessia che non volevano saperne di essere rindossati. Risolto il problemino riprendiamo il camino (notare la rima), facendo molta attenzione, in mezzo al traffico che via via aumenta con l'avvicinarsi dei centri abitati. La fatica inizia a farsi sentire, ma nessuno molla un colpo tutti danno il proprio contributo. Finalmente si giunge a Pavona, dove, al semaforo, giriamo a sinistra imboccando la Nettunense e dopo qualche chilometro giungiamo sulla via Appia. Dopo esserci raggruppati la velocità aumenta con Lele davanti, che tira tutto il gruppo fino a via delle Capannelle dove la velocità torna ad un ritmo da recupero. Salutiamo Riccardo che rientra a casa da un'altra strada e noi percorriamo la Palmiro Togliatti in senso inverso all'andata. Giunti sulla Prenestina ci salutiamo. Che dire, il giro è sempre da prendere con le molle soprattutto quando si è in pochi e non molto allenati, però il fatto di aver conosciuto dei nuovi amici (Alessia e Nicola) costituisce un fatto positivo che si ripercuoterà su tutta l'uscita. Quindi ottima compagnia, bel percorso, a parte il traffico, ottimo allenamento.... insomma una bella giornata. Alla prossima Mauro.          

lunedì 9 dicembre 2013

Resoconto Roma, San Gregorio, Poli, Roma - Sabato 7 dicembre 2013

Angelo, Riccardo e Tony
Stamattina a ranghi ridotti, io (Mauro), Angelo (un nuovo amico), Riccardo e Tony decidiamo di fare il giro di San Gregorio in tutta tranquillità. usciamo da Roma insieme a tutto il gruppo, arrivati al bivio di Guidonia salutiamo il gruppone. Rimaniamo in cinque, Paolo fara la salita di Tivoli con noi poi tornerà indietro da Marcellina. In salita verso Tivoli saliamo tutti insieme a parte Angelo che ci a preceduto. Arrivati al paese svoltiamo a destra per la strada che ci porta verso San Gregorio saliamo parlando e scherzando per tutta la strada fino al paese poi la strada spiana e in fila dandoci cambi regolari arriviamo a Poli, dove ci fermiamo per il caffè e relativa foto. Si riprende in discesa e in un baleno percorriamo la strada che ci porta ai Colli Cesarani e poi a Villa Adriana. Arrivati sulla Tiburtina incontriamo il traffico di Bagni di Tivoli e decidiamo di ridurre la velocità facendo attenzione alle macchine, cosi rientriamo a Roma. Bel giro anche se un pò umido in questo periodo, comunque sempre bello, soprattutto la discesa. Ciao Alla prossima.

Resoconto Roma, Palestrina, Guidonia, Roma - Sabato 30 novembre 2013

Gioele, Luigi e Romeo verso Palestrina
Complice il bel tempo oggi il gruppo è molto numeroso. Noi decidiamo di fare un itinerario verso Palestrina molto tranquillamente. Il resto del gruppo decide di venire anche lui verso Palestrina per poi proseguire forse verso Carchitti e i Pratoni. Ci avvantaggiamo ed in cinque (io, Gioele, Luigi, Riccardo e Romeo) con un'andatura regolare percorriamo la Tiburtina fino al bivio di Villa Adriana. da qui si prosegue verso i Colli Cesarani per poi prendere la Pedemontana che con in suoi saliscendi ci porta all'inizio della salita verso Palestrina. Sulla salita ognuno con il suo passo. Mi fermo per fare una foto (mi dispiace per il mosso) e vedo il gruppo che arriva con un bel passo. Dal gruppo si stacca Tony e prosegue con noi. Con un bel passo anche noi arriviamo alla pasticceria per il caffè. All'interno del locale sul bancone c'era, per un assaggio per i clienti, della pastiera napoletana, arrivati noi ci finiamo tutta la pastiera.... che buona. Prendiamo il caffè e poi torniamo indietro dalla stessa strada. A tornare e un attimo arrivati a Villa Adriana giriamo per Villanova per raggiungere il circuito di Guidonia, dove io, Luigi e Romeo ci fermiamo a fare qualche giro dopo aver salutato gli altri compagni che rientrano a Roma. Dopo qualche giro anche noi decidiamo di tornare verso Roma cercando di recuperare. Un bel centinaio di chilometri condotti con diverse andature, purtroppo ancora non riusciamo a mantenere delle velovità elevate, comunque un bel giro.  

Resoconto Roma, circuito Guidonia, Roma - Domenica 1 dicembre 2013

Gruppo numeroso all'appuntamento, il tempo è bello la temperatura un pò rigida ma c'è molto vento. Si esce tutti insieme e il gruppo svogliatamente si dirige verso Guidonia. Arrivati a Guidonia io rimango a girare al circuito, devo ancora recuperare le uscite infrasettimanali, e duro ricominciare. Gli altri si dirigono verso Marcellina. Giro insieme ad altri amici incontrati li e si fa un bel ritmo. Dopo qualche giro vedo tutto il gruppo in fila indiana che torna indietro. lo lasci sfilare poi mi accodo. Mi spiegano che sono tornati indietro perchè sopra c'è molto vento ed hanno preferito ridiscendere per girare qui. Dopo un pò mi stacco e loro continuano imperterriti a girare a tutta. Dopo qualche giro il gruppo si disperde un pò io rimango insieme agli amici World Truck ed insieme rientriamo a Roma. Bella uscita di recupero per una 70ina di chilometri.

lunedì 25 novembre 2013

Informazione - Mensile "Abitare A" mese di novembre 2013

Il numero di novembre 2013 del mensile cartaceo Abitare A è in distribuzione. Pubblichiamo la sua versione in PDF. Sotto troverete il link con l'edizione di novembre 2013. "Abitare A" dal 1987 informa su fatti, avvenimenti, iniziative culturali che avvengono nei municipi di Roma Est. Cliccando sul link che segue potete visualizzare il mensile.